Il Digiuno della Dormizione è noto fin dai primissimi secoli del cristianesimo - intorno al 450, San Leone I Magno, Papa di Roma (440 - 461), indicava chiaramente il Digiuno della Dormizione tra quattro digiuni ecclesiastici, ciascuno dei quali cade in un determinato periodo dell'anno.
Fu infine installato al Concilio di Costantinopoli nel 1166 in onore della festa della chiesa della Dormizione della Santissima Theotokos.
Questo digiuno di più giorni inizia con un'altra vacanza: l'Origine (usura) degli alberi onesti della Croce vivificante del Signore, che letteralmente significa 'processione della croce'.
Il digiuno della Dormizione è, nella sua severità, equiparato al Grande Digiuno, cioè senza latticini, carne e piatti di pesce. Il sabato e la domenica puoi mangiare olio vegetale e solo alla Trasfigurazione del Signore è permesso servire piatti di pesce in tavola. Se la fine del digiuno cade mercoledì o venerdì, in questi giorni è consentito anche il pesce. Durante il digiuno, ci si dovrebbe astenere da cibi zuccherati e abbondanti, prodotti a base di carne, latticini, alcol, uova, olio vegetale e pesce. Quest'ultimo è consentito solo nella festa della Trasfigurazione del Signore, il 19 agosto. Tra i prodotti consentiti per il Ferragosto si distinguono: verdura, frutta, miele, noci, funghi, cereali, pane.
Ma vogliamo ricordare le parole di Giovanni Crisostomo: “Colui che crede che il digiuno consista solo nell'astenersi dal cibo. Il vero digiuno è allontanamento dal male, tenere a freno la lingua, mettere da parte la rabbia, domare le concupiscenze, fermare la calunnia, la menzogna, lo spergiuro”.